“Era una luminosa e fredda giornata d’aprile, e gli orologi battevano tredici colpi”.
1984, George Orwell.
Il mio sguardo su 1984
Inizia così, uno dei capolavori dello scrittore britannico George Orwell, scritto nel 1949. Siamo a Londra, la provincia più popolata dell’Oceania, ed è il 1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati perennemente in guerra tra loro. Il potere è in mano al partito che, sotto l’occhio vigile e onnipresente del Big Brother, governa la società secondo lo slogan : la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza. Questi dettagli, sono solo alcuni frammenti del mondo creato da Orwell, sulla base di conflitti politici e sociologici dei regimi totalitari, questo romanzo distopico si trasforma in una visione di ciò che potremmo diventare. Aprendo le pagine di questo libro veniamo osservati, e osserviamo questa realtà, grazie al protagonista, Winston.
Nella prima parte del romanzo ci sentiamo soffocare da un mondo pieno di privazioni, una gabbia, e seguiamo Winston nella sua incessante ricerca di simili. Scrive un diario, ogni confessione che tenta di fare si ferma in gola, non fa rumore, calcola i respiri e i movimenti. La seconda parte del romanzo è per Winston, e per noi, un sollievo, perché viviamo la storia d’amore tra lui e Julia. In mezzo alla folla si sfiorano, non si guardano ma comunicano. Vivono il loro amore in una stanza che diventa un mondo a parte, un mondo appartenente a un tempo diverso, nel quale si muovono come animali ormai estinti : “dilatare il più possibile un presente che non aveva futuro”. E arriviamo alla terza parte, la più cruda, la più forte. Winston lotta fino alla fine, e Orwell suggerisce un’unica salvezza lungo tutto il corso del romanzo, provate a osservare bene…
Uno sguardo sul futuro
Orwell riesce a prevedere le schiavitù moderne che invadono la nostra privacy, che ci seguono , ci influenzano e ci danno informazioni che noi assumiamo passivamente. La menzogna diventa un fatto storico, la gente smette di pensare, la guerra diventa una condizione naturale, tutto questo non vi sembra familiare?.
“Se riesci a sentire fino in fondo che vale la pena conservare la propria condizione di essere umani anche quando non ne sortisce alcun effetto pratico, sei riuscito a sconfiggerli”
Perchè è uno dei 100 libri da leggere almeno una volta nella vita? Perché, secondo l’autore : “I libri migliori, pensò, sono quelli che vi dicono ciò che sappiamo già” .Vi verrà voglia di bere un bicchiere di Gin, sorseggiarlo accanto a questo capolavoro, con le stesse domande di chi vive in un mondo troppo grande, pieno di lotte e meraviglie. Ti sei perso la mia lista completa? Eccola qui:
Per chi non lo avesse ancora fatto, vi lascio il link per acquistarlo su Libraccio , uguale alla mia versione mondadori. Ma come potete ben vedere, sono tutte bellissime!
Grazie mille, ottima recensione,mi ha incuriosito,credo proprio che lo leggerò.
❤️
Leggerti è come leggere i libri che hai letto. Fai venire voglia di ritagliare un tempo sospeso, nel nostro tempo pieno di affanni e inciampi, da dedicare all’immaginazione. Grazie
Grazie ❤️
Uno di quei romanzi che alla prima lettura rivoluziona il modo di vedere e percepire il mondo, contestualizzandolo e rendendosi conto di quanto sia attuale, nonostante sia stato scritto nel 1949.
Complimenti per il dettaglio e completo commento, non vedo l’ora che esca il prossimo!
Grazieeeee ❤️
Una storia sempre attuale che da una parte ci lascia l’amaro in bocca e un senso di impotenza, ma allo stesso tempo ci fa riflettere su quanto sia importante combattere per la verità e per la libertà dell’individuo.
Boicottare ogni forma di controllo che tenda ad uniformare le masse e a dir loro come è cosa pensare. Mantenere sempre il proprio spirito critico.
Bellissima recensione e buona lettura a chi si avventurerà in questo capolavoro di Orwell che si legge tutto d’un fiato 🙂
Hai colto perfettamente, grazie ❤️